CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
era la disperazione di quella povera mamma. Le vicine le avevan messo il nomignolo di Carbonella; e anche sua madre aveva finito col non chiamarla
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
C'era una volta un pover'uomo, con moglie e una figlia, che campava sé e la famiglia vendendo i lupini. Ogni mattina caricava sull'asino le bisacce
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
quando chiedevano l'elemosina a voce bassa, tendendo le mani; pareva si vergognassero di chiederla. Vedendoli andare attorno sempre insieme, allegri e
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
ascoltava più volentieri gli insegnamenti dell'altro precettore. Gli piaceva di apprendere il nome di tutte le piante, di tutti i fiori, di tutti gli
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
solo, lavorando da mattina a sera il terreno attorno. Vi seminava legumi e fiori secondo le stagioni. E a chi gli domandava: - Che cosa ne fate dei fiori
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
pian terreno e lavorava, lavorava da mattina a sera, filando, tessendo, cucendo, secondo le richieste della gente. Di quel po' che guadagnava, un terzo
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
volesse tener discoste le persone; l'altra, bruttina ma piacente, e così modesta così buona, che bastava vederla e sentirla parlare per volerle subito
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
, che lo aveva lasciato orfano a tre mesi? Le vicine le dicevano: - Non vi angustiate; è anzi una fortuna che sia un aborto così strano. Potrete
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
il marito. - Come vuoi che da una pianta venga fuori un figliolo o una figliola? - Le Maghe e le Fate posson fare anche questo. - Semineremo di
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
lamentosamente; pareva che piangesse. - Che cosa canti, figliuola mia? - Canto la mia mala ventura. Ho gli occhi e non ci vedo; ho le gambe e quasi non posso
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
refe. Le parve un delitto. - Giardiniere, che significa questo? - Qualche coppia di uccellini si prepara il nido, Principessa. - Buttate via ogni cosa
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
, carbonaina! La moglie cantava cosi; le parole erano allegre, ma la cantilena era triste. E il marito ripigliava: Carbonaio, carbonaino, Sotto il nero